Il fragile mercato delle riviste consente, se frequentato, una lettura dell’epoca in cui si vive, favorendo poi riflessioni sulla medesima o una re-interpretazione della stessa.

Esso dipende, nel caso del prodotto che ospita queste righe, dallo sforzo di gruppi di contributori che, pur auspicando per la loro fatica divulgatrice un riscontro fra gli utenti, rimangono consapevoli di non poter esplorare, nei brevi spazi loro concessi, tutte le isole, penisole e terre emerse della geografia del pensiero, della cultura e sociabilità contemporanea.

È scontato che la brevità di un articolo giornalistico non possa esaurire la complessità disciplinare del sapere e del vivere.

L’intervento Altri percorsi si configura come un suggerimento per letture complementari; per rinvii ad una trattatistica più approfondita; per rimandi a quella letteratura giuridica e normativa spesso ignorata che regola il vivere del Paese; per segnalazioni sonore e fonti digitali aggiuntive ma pertinenti ai temi esposti nel numerio della rivista. L’offerta tematica, in perfetta sintonia con i temi svolti nel numero in uscita, è allestita attraverso puntuali scandagli bibliografici, ricerche di fonti e documenti peculiari, per sollecitare ulteriormente la curiosità dei fruitori della Testata, nella speranza di re-indirizzare, invogliare quei venticinque lettori che la seguono a non fermarsi al bordo del saggio, ai margini del foglio, ai bit della pagina online.

Ma naturalmente anche queste briciole di sono incomplete perchè il tempo per cercare, leggere, valutare e vagliare non può essere ahimè infinito. Il resto è demandato a lettori e lettrici, perchè l’approfondimento è solo l’inizio della conoscenza.

Per chi volesse misurarsi con la drammaturgia di Edoardo Erba si veda il godibile saggio Il testo e la scena: il teatro di Edoardo Erba, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2022, con l’ampia disamina introduttiva di Maria Dolores Pesce che vi pubblica altresì l’inedito dell’autore L’onesto fantasma. Testi teatrali, commedie e tragedie dell’autore sono invece tutte indicizzate e reperibili per una lettura personale e privata nel catalogo opac sbn.

Per ritrovare i temi della fiaba e della letteratura per giovani adulti in altra veste, per orientarsi fra racconti classici o spaventevoli della letteratura per l’infanzia, per allargare le fasce d’età delle storie, ecco una spigliata e ottima guida per imparare a scegliere cosa offrire agli aspiranti lettori: Carla Ghisalberti, The Book Fools Bunch, Guida tascabile per maniaci dei libri per ragazzi, Firenze, Edizioni Clichy, 2023. Si tratta di un veloce rassegna curata da una competente del settore e da un “gruppo di esperti e maniacali lavoratori dell’editoria italiana, con base a Firenze” specializzati in almanacchi, guide librarie d’ogni tipo.

Il tema della violenza e della violenza di genere in particolare consente affondi in varie direzioni speculative. Alcuni articoli giornalistici di tenore discorsivo e generalista si soffermano su aspetti che paiono folcloristici, ma che viceversa si fondano su sconsolanti, e serie, indagini statistiche. Come quella svolta dall’Istat e discussa dalla stampa nello scorso autunno (per es. Elisabetta Moro, Un nuovo sondaggio fa il punto sul tema, in “Elle Magazine” rubrica Women in Society, 6 settembre 2023) da cui risulta che oltre il 20 % degli uomini ritiene che le violenze sessuali siano causate dal modo di vestire delle vittime o che quasi il 40% dei maschi ritiene che una donna se lo vuole può sottrarsi comunque alla sopraffazione.

L’indagine Istat che ha riscontrato come la violenza sulle donne sia fenomeno diffuso ha toccato anche lidi che gli studi prevalenti di solito trascurano, come quello raccapricciante delle molestie, violenze e stupri nei confronti di donne disabili. Se ne è occupata, pubblicando gli sconcertanti risultati, la onlus FISH Federazione italiana per il superamento dell’handicap con il progetto Vera Violence Emergence, Recognition and Awareness che sottolinea come la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006 sia stata ratificata dall’Italia nel 2009, ma rimasta inattuata, come la successiva convenzione di Istanbul, dato che le discriminazioni non sono diminuite, come i risultati della inchiesta risalenti al 2019 testimoniano.

La stessa associazione rileva come “nelle analisi riguardanti la condizione di disabilità il genere non viene mai considerato”. Si leggono al sito www.fishonlus.it. È interessante consultare anche la Newsletter del centro antiviolenza Gabriele e Lorenzo Giuntinelli www.informareunh.it per l’infanzia o la carenza delle case rifugio che informa di molte altre iniziative, campagne di sensibilizzazione e realtà operative.

Informativo, e con una risonanza non solo territoriale, il Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova ha elaborato in uno specifico dossier su la violenza contro le donne nel lavoro, esposta alle Nazioni Unite, da cui emergono fra l’altro gli importanti e diversi concetti di femmicidio e femminicidio recentemente discussi dalla letteratura critica di settore.

Istruttivo nonché piacevolmente divertente il podcast biografico Ep. 29: Francesca Sanna Sulis realizzato in collaborazione con Buddybank/UniCredit. Presenta, da un’altra angolazione, la vicenda dell’imprenditrice settecentesca lumeggiata ora in questo numero della rivista, che con i suoi bachi da seta, nella periferia della monarchica sabauda, giunge, vittoriosa, sino al guardaroba di Caterina di Russia.

Una documentata rassegna critica, ampiamente argomentata, un po’ stile universitario, su donne poetesse del Rinascimento i lettori e le lettrici di Specialinguaggi la trovano in Poetesse del Cinquecento, in Il contributo italiano alla storia del pensiero. Letteratura, direzione scientifica di G. Ferroni, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, 2018, pp. 187-192.

La sconfinata galassia di studi sulla storia della lingua, del linguaggio, della sua evoluzione e settorializzazione, delle specializzazioni in ambiti lavorativi circoscritti o gergali, del suo poter essere residuale icona di civiltà concluse, ha rinvii infiniti. Gli studi si indirizzano in ogni direzione, giungendo sino ad intercettare le neuroscienze (L. Magrassi, G. Aromataris, A. Cabrini, V. Annovazzi-Lodi, A. Moro Sound representation in higher language areas during language generation, in PNAS Number January 26, 2015 pp. 1868-1873).

Si tratta di lavori, saggi, percorsi di ricerca che sono, essi stessi, oltremodo non esaustivi sia nelle problematiche culturali e sociali implicite nel linguaggio, sia delle istanze identitarie che ogni espressione linguistica comporta, sia ancora degli inesorabili tramonti cui la lingua, forse ogni ligua, è destinata per metamorfosi.

Molto interessante le pubblicazioni dell’Osservatorio Neologico della Lingua Italiana, che fa parte del progetto Iliesi-CNR, Portale delle fonti per la storia della Repubblica italiana fra cui compare l’utile pubblicazione Lessico e Parole Nuove dell’italiano il Lessico Italiano e la sua evoluzione, liberamente fruibile all’indirizzo www.iliesi.cnr.it. Di tono molto più leggero le riflessioni ben documentate sulla velocità di pronuncia in varie lingue apparse – non firmate perché espressione collettiva della testata – nel quotidiano di libero accesso gratuito on line Il Post di giovedì 2 maggio 2024 Ci sono lingue più “veloci” di altre.

Parlare civile è un altro progetto, forse il primo in Italia, volto a fornire un supporto pratico a giornalisti e comunicatori per trattare con linguaggio corretto temi sensibili e ritenuti da alcuni a rischio di discriminazione. I responsabili redattori del programma ritengono che non esistano parole sbagliate, bensì uso sbagliato delle parole.

Mette a disposizioni le proprie fonti liberamente qui: www.parlarecivile.it

Altri percorsi – di Anna Giulia Cavagna

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