L’Accademia Aliprandi e Rodriguez di Firenze, ente impegnato nel campo della multimedialità della scrittura e della comunicazione, si è riunita nella sua storica e prestigiosa sede di Piazza Duomo, sotto la presidenza del professor Carlo Rodriguez, figlio di Flaviano, docente emerito di stenodattilografia nel panorama italiano del secolo scorso. Riconosciuta Ente Morale (Decreto Ministeriale 3 agosto 1992 – Gazzetta Ufficiale n. 247 del 20.10.1992), annovera tra i propri membri diversi professionisti del settore della comunicazione e della multimedialità (tra cui giornalisti, stenografi, stenotipisti, resocontisti parlamentari, ex insegnanti di stenodattilografia, come pure docenti di prestigiose Università italiane in vari settori della comunicazione).

Panorama dalle finestre dell’Accademia: il magnifico Duomo di Firenze.
Fotografa: Giulia Torregrossa

Come di consueto, l’Accademia ha introdotto i lavori con gli adempimenti statutari, tra cui l’approvazione dei documenti contabili, la formulazione di nuove proposte di percorsi formativi per giovani e adulti e la premiazione dei partecipanti sia alle ormai collaudate certificazioni, cui aderiscono diversi addetti ai lavori e che è stato deliberato di rinnovarne per il prossimo anno, sia alla gara via WhatsApp.

Uno scorcio dei partecipanti. Fonte: pagina fb dell’Accademia.
Fotografa: Marta Riccò

Le certificazioni, che si sono svolte sia on line (nelle fattispecie del real time, dell’audiotrascrizione e della produzione testo), sia, da quest’anno per la prima volta, in presenza (nella modalità di ripresa del parlato), sono tutte improntate ai medesimi regolamenti di gara Intersteno, sono aperte alla partecipazione di tutti i metodi di scrittura veloce (stenografia, stenotipia, dattilografia, respeaking) e vengono coordinate rispettivamente da Fabrizio Verruso (real time e ripresa del parlato), Carlo Eugeni (audiotrascrizione) e Marta Riccò (produzione testo e gara WhatsApp).

Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, si è anche svolta i primi di febbraio una gara via WhatsApp, consistente nell’inoltro di un testo prestabilito tramite la nota piattaforma nel più breve tempo possibile, nei secondi immediatamente successivi alla sua pubblicazione sul sito dell’Accademia stessa.

Nell’ambito della sessione culturale dell’Accademia, che ha avuto luogo domenica 24 febbraio, quattro interessanti relazioni hanno evidenziato la qualità dei contributors.

Il primo contributo ha riguardato “Disney e l’italiano, tra tradizioni colte e invenzioni papere: da donnicciole sbigottite a plutocratica sicumera”. Roberto Gagnor, sceneggiatore Disney, ne è stato il protagonista (ricordando come tra i primi traduttori del fumetto vi fosse il grande Cesare Pavese). Si è passata in rassegna la lingua di Topolino, nei cui racconti abbonda una colta parodia di grandi successi letterari.

È poi giunto il turno di Sergio Barni, che ha relazionato su “Liquida – Oltre il segno e la parola: i para-alfabeti dinamici”: una riflessione su come il linguaggio sia un’interfaccia che ci fa apprezzare o allontanare qualcuno, perché, come in elettronica, nelle interfacce di ogni circuito, alcuni pezzi sono incompatibili con altri.

Francesca Corrado, economista, ha incantato gli accademici con “Elogio del fallimento: perché sbagliare fa bene” (dal titolo dell’omonimo libro edito da Sperling & Kupfer) con il merito di aver mostrato come fallimento e successo siano due facce della stessa medaglia e di come il primo, generalmente associato a termini quali disagio, tristezza o frustrazione, sia in realtà gravido di grandi opportunità di crescita e sviluppo (anche nella sua derivazione etimologica, da fallo per l’appunto).

È giunto in conclusione l’intervento di Maicol Calegari “Il marketing delle esperienze: evoluzione dell’adv nella società dell’uno e dei social network”, che ha affrontato un tema assai attuale, sebbene ormai risalente quanto alla sua genesi, vale a dire l’impatto dei social network all’interno della società e i conseguenti cambiamenti nella metodologia di comunicazione e promozione dei prodotti.

Il Presidente con i relatori.
Fonte: https://www.facebook.com/503807923080955/photos/a.774456239349454/1895256757269391/?type=3&theater

Anche quest’anno ha avuto luogo contestualmente l’esibizione ortostenocalligrafica di brani scelti della letteratura italiana («Cristo si è fermato a Eboli», di Primo levi; «Il Gattopardo», di Tomasi di Lampedusa; «I Promessi Sposi», di Alessandro Manzoni). I partecipanti hanno inviato stenoscritti nei quattro sistemi stenografici maggiormente diffusi in Italia (Cima, Gabelsberger-Noë, Meschini e Stenital Mosciaro) e con sistema fonografico Michela, sia autografo, sia a mezzo stampa, tramite font appositamente elaborato.

Stenoscritto del prof. Francesco Ielo – Sistema Cima

Era presente anche lo stenotipista Daniele Casarola, recentemente affacciatosi da autodidatta all’arte della scrittura veloce, ma già molto promettente quanto ad abilità manuali e capacità di innovazione tecnologica e tecnica, che per diletto personale ha ripreso parte della conferenza della prima mattinata, cimentandosi con un modello “futuristico” di stenomacchina di tipo americano, adattata alla lingua italiana con software open source Plover. L’occasione ha favorito l’incontro con un’altra stenotipista, Giulia Torregrossa, resocontista del Senato – che ha partecipato alla sessione di certificazione in presenza e all’esibizione ortostenocalligrafica – e, di conseguenza, lo scambio di idee e progetti professionali: ne è nato un interessante brainstorming che ha portato a delineare una presentazione da svolgere a quattro mani sul panorama della stenotipia italiana e dei software open source in occasione del prossimo Congresso Intersteno.

Daniele Casarola

Da tutti gli interessantissimi spunti che sono emersi, il Presidente ha cercato di sintetizzare un indirizzo per l’attività dell’Accademia nell’immediato futuro, che miri all’obiettivo di sondare il terreno per l’elaborazione di un nuovo linguaggio adatto ai social – come la stenografia, sua matrice culturale, cerca di cogliere tutte le sfumature di un discorso – dato che oggi il linguaggio è multimediale e interattivo.

L’Accademia della Crusca – una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d’Italia e del mondo, nata proprio a Firenze nel 1585, che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana ha recentemente preso atto di uno stato di fatto, validando alcuni dei più recenti neologismi (come l’oramai celebre «petaloso» coniato da un bambino della scuola elementare, la cui insegnante ha interpellato l’Accademia in cerca di una voce autorevole). I vertici dell’Accademia Aliprandi hanno comunicato in anteprima durante l’assemblea di aver preso contatti con l’Accademia della Crusca, in vista di una possibile collaborazione: vedremo cosa porterà il futuro, grazie al brainstorming delle professionalità che recentemente vi hanno fatto ingresso, provenienti dai più vari campi della comunicazione.

Insomma, si è trattato di una due giorni ricca di spunti culturali, culminati nella tradizionale visita guidata ad una meta artistica della città di Firenze, che quest’anno è stata la Galleria dell’Accademia, che ospita l’arcinoto David di Michelangelo, oltre a numerosi dipinti dal valore inestimabile firmati da Ghirlandaio, Perugino e Filippino Lippi, solo per citarne alcuni.

Il David di Michelangelo, custodito nella Galleria dell’Accademia di Firenze.
Foto di Giulia Torregrossa

Piacevolissimi poi sono stati i sempre preziosi momenti di scambio informale, che hanno avuto luogo sia durante il buffet conclusivo sia soprattutto durante la cena sociale del sabato sera, che hanno trovato un assai fertile terreno nell’ottima cucina toscana accompagnata da un ottimo bicchiere di Chianti. Erano presenti, tra gli altri, le colonne portanti di Intersteno Italia (Maria Luisa Corti Crippa, Carlo Eugeni, Francesca Marchionne, Marta Riccò, Evi Rossignoli e Fabrizio Verruso). 

Cena sociale sabato 23 febbraio, al ristorante «Da Lino»

L’Accademia resta a disposizione dei colleghi che, a vario titolo, volessero aderire e farne parte, anche per sottoporre eventuali contributi.

Sulle modalità di ammissione www.accademia-aliprandi.it

Informazioni tramite email: info@accademia-aliprandi.it

L’Accademia Aliprandi e Rodriguez di Firenze in Assemblea annuale (23 e 24 febbraio 2019) – di Giulia Torregrossa e Fabrizio G. Verruso

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