Non si smette mai di sottolineare l’importanza della collaborazione, auspicata ma troppo poco praticata, tra committente e traduttore. Ciò è vero in particolare nella produzione di contenuti video in più lingue. Nella traduzione audiovisiva, infatti, un modus operandi basato sul confronto tra committente e traduttore e su una maggiore comprensione delle esigenze reciproche può portare a risultati migliori, a favore dell’utente finale del prodotto audiovisivo e, nel caso di contenuti pubblicitari, dell’azienda che lo pubblica.

Partendo da questa idea ho analizzato il processo di traduzione di sei video semi-pubblicitari prodotti dalla Posta svizzera in occasione della comunicazione verso l’esterno della nuova strategia aziendale. Per ognuna delle sei tematiche scelte (1 Clima e sostenibilità, 2 AutoPostale, 3 Crescita, 4 Rete, touch point e pari opportunità, 5 Comunicazione, 6 Esigenze in generale) è stato realizzato un breve video da 30 a 45 secondi. I video sono incisivi, dinamici, hanno musiche e suoni coinvolgenti e, cosa che li rende particolarmente interessanti ai fini di un’analisi traduttiva, alternano testi a immagini o animazioni direttamente legate alle parole visualizzate.

Ecco un esempio:

La scelta di realizzare i video con delle serie di immagini intervallate da quelli che potremmo definire dei moderni intertitoli non è casuale: gli utenti dei social media hanno cambiato il loro modo di guardare i video sullo smartphone. Per rendere la visualizzazione dei video che si susseguono meno invadente, Facebook e altre aziende, hanno scelto di far partire i video automaticamente con la funzione audio disattivata. Il risultato è che gli utenti guardano sempre più spesso almeno i primi secondi dei video proposti nella loro timeline in muto[1].

Le caratteristiche dei video della Posta svizzera come brevità, alternanza tra immagini e testo, linguaggio scherzoso e sfrontato, rappresentano delle difficoltà notevoli da affrontare al momento della traduzione. Proprio per questo è necessaria una maggiore e più stretta collaborazione con il team creativo che realizza il prodotto video, adottando una procedura per alcuni aspetti paragonabile all’accessible filmmaking ovvero l’integrazione della traduzione audiovisiva e dell’accessibilità nel processo realizzativo del film/video. In questo contesto è importante sottolineare che l’ideazione e la produzione dei video in questione sono avvenute interamente in-house all’interno dell’unità Comunicazione della Posta, che comprende anche il Servizio linguistico che si è occupato della traduzione.

Come esempio del lavoro di analisi svolto propongo il confronto tra l’originale in tedesco e la traduzione in italiano del primo dei sei video, il cui tema è l’impegno a favore del clima e più in generale della sostenibilità da parte della Posta.

TEDESCOITALIANO

Soffermiamoci ora sulla traduzione delle singole frasi e sulla successione delle immagini nel video in tedesco, sulla sinistra, e nel video in italiano, sulla destra.

Schuhgrösse 76? Wie wir unseren76 di scarpe? Ecco come
Fussabdruckriduciamo
verringern.la nostra impronta ecologica.

Come si vede dal raffronto della prima frase, in seguito alla traduzione è stato necessario effettuare diverse modifiche alla struttura del video, concepito inizialmente in tedesco, per adattarlo alla sintassi dell’italiano. L’immagine relativa al verbo verringern/ridurre (il ventre di un uomo grasso che cerca di chiudere la cinta dei pantaloni) è stata anteposta all’immagine relativa all’impronta ecologica (le foglie verdi che compongono la sagoma di un piede). Una possibile alternativa, proposta dal traduttore per evitare cambi alla struttura del video, sarebbe stata quella di modificare la struttura del testo in tedesco in modo da anticipare il verbo anche lì: “So verringern wir unseren ökologischen Fussabdruck”.

Mit der grössten Elektroroller-Flotte der SchweizGrazie alla più grande flotta di scooter elettrici in Svizzera,
sparen wir bei der Briefzustellungogni anno
pro Jahrper il recapito delle lettere risparmiamo
rund 4‘000 Tonnen – rund 5’300 Kühe –circa 4000 tonnellate, il peso di 5300 mucche,
an CO2 ein.di CO2.

Anche per la seconda frase, in fase di montaggio è emersa la necessità di adattare la sequenza delle immagini alla struttura dell’italiano che anticipa il complemento di tempo (ogni anno) e quello di limitazione (per il recapito delle lettere) rispetto al verbo.

Bis 2030 werden wirEntro il 2030

Nella terza frase, invece, non sono state effettuate modifiche alla struttura del video sebbene si noti un’imprecisione. Nel video in tedesco, infatti, collocando subito dopo l’immagine con i pacchi il complemento “alle Sendungen”, si mette l’accento sull’aggettivo alle/tutti posto in prima posizione (e quindi sul fatto che tutti gli invii, non solo le lettere, ma anche i pacchi appena visualizzati, saranno recapitati con veicoli elettrici). L’utente italofono, invece, potrebbe perdere questa sfumatura poiché il complemento “tutti gli invii” non si trova in prima posizione, bensì all’interno della frase “recapiteremo tutti gli invii con veicoli” addirittura nell’intertitolo successivo. Per riattribuire la dominanza informativa al complemento “tutti gli invii”, il verbo “recapiteremo” andrebbe spostato prima dell’immagine con i pacchi. Una proposta più precisa potrebbe quindi essere la seguente:

Entro il 2030 recapiteremo
tutti gli invii
con veicoli al 100% elettrici
e molto altro.

Probabilmente tale errore è dovuto al fatto che, trattandosi del primo video tradotto, il testo finale in italiano non è stato consegnato, come per i video successivi, segnalando a chi si occupava del montaggio anche la segmentazione delle frasi necessaria affinché il testo concordi al meglio con le immagini. Tramite un controllo finale da parte di un esperto linguistico prima della pubblicazione si sarebbe potuto ovviare al problema.

In conclusione, l’analisi del lavoro svolto ha evidenziato quanto, in questo caso, sia stato importante poter contare sulla stretta collaborazione tra videomaker e traduttori, che ha portato ad alcune modifiche strutturali alla versione del video in italiano. Nello specifico, come spesso accade nel campo degli audiovisivi, le scelte traduttive sono state motivate non tanto dalla componente verbale di partenza, bensì dalle immagini proposte e dalla struttura stessa dei video, dai canali di pubblicazione e dagli scopi comunicativi della campagna di cui fanno parte. Dalla stessa analisi è anche emersa la necessità di una più precisa pianificazione del lavoro e del coordinamento, nonché l’esigenza di un controllo finale da parte degli esperti linguistici del prodotto finale, in modo da individuare piccoli errori o inesattezze prima della pubblicazione definitiva sui canali di comunicazione aziendali.


[1] Ulisse, F. (2015, Ottobre 26). Il ritorno del film muto? I video social nell’era dell’audio “off”. Tratto da Medium Italia: https://medium.com/italia/il-ritorno-del-film-muto-i-video-social-nell-era-dell-audio-off-7720097cb742

Videomaker e traduttori: un esempio di collaborazione alla Posta svizzera – di Marco Vincenzo Petralia

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