Il n. 12 di SPECIALinguaggi offre nella sua prima parte, articolate riflessioni sulle trasformazioni e i mutamenti che la lingua italiana (come ogni lingua) incontra e presenta in ogni tempo:

  • Il saggio di Alessandro Peroni propone, traendo spunto dal pensiero di Rousseau, riflessioni sull’origine, caratteristiche e trasformazioni delle lingue.
    Anche in riferimento alla lingua italiana oggi, il saggio fornisce importanti criteri attraverso cui osservarla.
  • Fiorella Soldà si pone, sulla scia di percorsi e analisi storiche sullo sviluppo del linguaggio, domande sul significato e sulla ricchezza delle lingue, nonché sul loro futuro, oggi sempre più permeato e condizionato da potenti forze di omologazione.
  • Enrico Paissan nella sua riflessione (“La lingua italiana oggi”) si sofferma sull’importanza per ogni lingua di quelle acquisizioni che ne strutturano e consolidano la stabilità, e dunque sulla necessità di valutare attentamente le trasformazioni davvero significative da accogliere.
  • Il contributo di Vincenzo Iannuzzi (“Lo stato delle lingue nazionali oggi”) recupera un ventaglio di elementi, spesso dimenticati o sottovalutati, rilevanti nelle trasformazioni della lingua.
  • Loredana Bettonte approfondisce una meditazione sulla nostra lingua, e su molti argomenti didattici e culturali che le stanno a cuore, attraverso la realizzazione di una “intervista impossibile” a Comenio.
  • Luciana Grillo, in “C’era una volta la Questione della lingua”, ci regala alcuni flash che inducono ad ulteriori approfondimenti su argomenti che ricorrono frequentemente, quasi dei luoghi comuni, nelle conversazioni sulla nostra lingua.
  • Giordano Giannini testimonia ed esprime nel suo messaggio creativo le possibilità e risorse infinite che la lingua consente all’espressione dell’uomo, anche quando gioca o riflette su di essa.
  • Luigi Di Marco infine, in una sintetica carrellata che abbraccia filogenesi ed ontogenesi ci dona uno spaccato divertente sul Linguaggio umano. Nel contempo ci lancia grandi suggestioni sulla costruzione e sulla potenza  dei Linguaggi, mentre implicitamente ci invita anche a farne buon uso.

Nella seconda parte di questo numero molti sono i temi affrontati, e tutti di grande interesse:

  • Daniele Casarola ci propone un percorso di riscoperta della figura di un grande protagonista della stenografia italiana, Marcello Melani.
    Per tutti noi e per la Rivista è fra l’altro un grande piacere riavere Marcello su queste pagine (ora online e con titolo parzialmente modificato) che Flaviano Rodriguez ha fondato e di cui Marcello è stato il principale collaboratore e credo anche l’inventore del nome originario SPECIALIZZAZIONE.
  • Gabriele Chierici (Stenografia viva) affronta con grande lucidità il tema dei passato e del presente della stenografia. Ne analizza il percorso storico e la sua valenza per la didattica e per il mondo del lavoro. Con molta concretezza e realismo affronta anche il possibile ruolo attuale della stenografia che può mantenere vivo lo spessore specifico, culturale e pratico, della stenografia.
  • Claudia Lombardo ci presenta una esperienza, e anzi una sperimentazione molto importante, a cui ha attivamente collaborato Paola Pilotti, socia dell’Accademia, con un contributo didattico e metodologico legato alla diteggiatura dattilografica.
    Una sperimentazione di alto valore pedagogico e sociale, che vede coinvolti in unità e sinergia molti protagonisti, e che ci auguriamo prosegua e porti ulteriori positivi risultati.
    A Pamela Zingale, mamma attiva e creativa che ha promosso questa iniziativa, al dirigente scolastico Cesare Cambio che l’ha sostenuta, ai genitori e a tutti gli alunni coinvolti, a Claudia Lombardo autrice dell’articolo e insegnante referente del progetto, a Paola Pilotti, socia dell’Accademia e a tutti i maestri ed esperti che hanno dato vita al progetto “A dieci dita sulla tastiera”, i più vivi complimenti della Rivista.
  • Luigi Sardi presenta due contributi che sono altrettanti esempi linguaggio giornalistico di qualità. Essi infatti: trasmettono informazioni su argomenti di attualità (ecologia e storia in questo caso); analizzano ogni notizia inquadrandola nel suo tempo e contesto; e forniscono argomentazioni e valutazioni che invitano il lettore a maturare la propria idea.
  • Lorna Bianchi, nella sua tesi di laurea sull’esilio di Dante (di cui l’articolo ripropone i contenuti e le motivazioni essenziali) affronta il tema dell’esilio di Dante e dei complessi rapporti con la città natale che ne hanno segnato profondamente non solo la biografia ma anche la sua ispirazione e la sua arte.
Editoriale (n. 12 – Giugno 2023) – di Carlo Rodriguez

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