Quando il Prof. Flaviano Rodriguez mi ha chiesto e suggerito di rifondare l’Accademia Aliprandi – e fu così – io ero giovane e piena di entusiasmo e, dunque, sono diventata una dei soci fondatori, avendo avuto l’invito dal Professore Rodriguez che è poi diventato per me solo Flaviano.

Lo avevo incontrato a Firenze presso la sua scuola IDI dove mi ero recata per avere le istruzioni utili e necessarie per salire in cattedra senza sfigurare.

Ho sempre seguito i lavori dell’Accademia, diventata successivamente Aliprandi-Rodriguez, con interesse e puntualità ottenendo in cambio miglioramenti e incoraggiamenti per la mia professione.

Avevo conosciuto il Prof. Rodriguez a Montecatini Terme perché la Professoressa Marta Marchesi – Presidente dei Campionati nazionali EUSI – Ente Unitario per il segretariato italiano – che mi aveva preparato per la didattica della dattilografia e nominato in giuria dove c’era anche il Prof. Rodriguez.

L’Accademia si riuniva in un palazzo prestigioso a fianco del Duomo di Santa Maria del Fiore e queste riunioni erano un’occasione di aggiornamento e contribuivano a cementare l’amicizia con tanti colleghi ma, soprattutto, a scambiare esperienze diverse tra Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio e Sicilia, e Calabria: praticamente tutta Italia.

In una sala a fianco di quella dell’assemblea, c’era un interessante museo della scrittura e una ricca e documentata biblioteca donata di recente a quella del Senato della Repubblica.

Per gran parte del periodo di attività dell’Accademia ho ricoperto la qualifica di revisore dei conti riscontrando sempre un’impeccabile amministrazione delle risorse disponibili e ottenendo io costantemente il consenso dei soci.

In tempi più recenti è stata l’Accademia a trattare un argomento del tutto nuovo rappresentato dal riconoscimento vocale che per allora era allo studio presso l’Università di Trento.

Un’altra attività dell’Accademia, che io ricordi, è stato il supporto dato ai già citati campionati di Montecatini.

Si è anche interessata, tramite il suo Presidente Prof. Rodriguez, all’Intersteno cioè alla Federazione Internazionale di Stenografia e Dattilografia, a tal punto da organizzare a Firenze il 37° Congresso e relativi campionati nel 1987.

Grazie alla mia collaborazione, e presenza, presso l’Accademia, in molti campionati internazionali, ho avuto l’opportunità di far parte della giuria di dattilografia in diverse occasioni. Per citarne solo alcune, Belgrado 1979, Mannheim 1981, Lucerna 1983, Sofia 1985, Dresda 1989, Brussels 1991, Roma 2003.

In ogni occasione ho potuto conoscere e frequentare personaggi di grande livello scientifico che hanno dato lustro ed impulso all’attività dell’Accademia fra i quali – a mia memoria – GianPaolo Trivulzio, Paolo Antonio Paganini, Maria Luisa Corti Crippa, Maria Mezzatesta Mangia, Vittoria Bolognesi Baviera, Angelo Quitadamo.

Con il cambiamento dei tempi, anche l’Accademia ha cercato di adeguarsi accettando al suo interno altre discipline quali la lingua dei segni, le nuove didattiche e mi pare che sia sempre alla ricerca di altre tematiche.

Fra i progetti “in pectore” attualmente ci sono in vista dei gemellaggi con altre istituzioni delle quali la più importante e conosciuta delle quali è la Società dei Concerti di La Spezia il cui Presidente è il Prof. Ernesto Di Marino che è stato uno dei soci rifondatori dell’Accademia. L’altro è quello rappresentato dall’Accademia degli Agiati di Rovereto.

Il mio excursus finisce qui e non sarà né puntuale, né preciso, ma rappresenta ricordi impressi nella mia memoria e quindi quelli relativi a quarant’anni della mia vita.

L’Accademia ed io – di Evi Diana Rossignoli

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