Il testo che vi accingete a leggere ha preso forma giorno per giorno, ora dopo ora, come un folle scarabocchio, un attacco di ‘stupidera’ (si sarebbe detto un tempo) su carta e inchiostro che non voleva darsi limiti ma cedere di continuo, farneticando impunemente come accade solo in certi momenti dell’adolescenza. In parte influenzato da “Romanzo Metaforico Semiserio. Sessualità, Odio, Trumpismo, Negritudine” di Samuele Tognetti – dattiloscritto inedito, primo classificato nella sezione ‘Narrativa’ del Concorso Internazionale di Letteratura “Il Sigillo di Dante” (VI ed., anno 2020) – e in parte concepito come “riconversione in prosa” di due cortometraggi amatoriali (“Forma mentis”, “Ritagli”) esso vuole… giocare. Né più né meno. Giocare col linguaggio (i linguaggi, anzi), letterature e sottoculture, le rispettive convenzioni, la necessità di un senso compiuto, armonico… elementi, questi, di volta in volta disattesi e “spettinati”. Buon divertimento!

  • CORNICE

Il mio nome? Inventatelo. L’unico fatto che nobilita gli ultimi vent’anni, trascorsi da “sordomuto onorario”, è che… chi avrebbe potuto garantire al Paese e ai suoi dialetti di vedere incolumi l’alba, ritoccando stagione dopo stagione la più bella lettera d’amore mai scritta a Dante, aprendo e chiudendo a intervalli regolari una Porticina Blu per guidare (pochi, ahimè) verso la Dimora dove occhi e voglie sotto l’inguine restano sani, tramandando in segreto (sempre a pochi) che Schubert non era austriaco bensì campano, che la liberazione dalla Morte, dai malanni sta nell’imbalsamazione dello Smilodonte, nella cottura del prosciutto, nella dolce incompetenza a equiparare il fado agli inni militanti d’Ungheria, nel mutar polpacci in fiaschi di Pornassio e pasta per pizza in seghe circolari… chi era capace di tutto ciò, l’ho conosciuto. Senza riuscire a godere appieno della sua presenza, del suo fugace passaggio.

Si diceva fossero quattro giusti, in realtà erano cinque. Nelle ore libere il Mastro d’Ascia si piccava di insegnare ad un asino a nuotare: esiti più che decorosi. L’opposto delle serate di lettura ad alta voce di passi di Paramahansa Yogānanda: inutili, tutte. Scesa la notte, quando cadevo in preda allo sconforto, mi preparava un giaciglio di fortuna (un accappatoio ocra e prugna per lenzuolo) e ugualmente ad altri amici dei figli, di passaggio in quel casale. «Bill, sei grande!» urlava ai viandanti che sostavano sotto il vecchio pino marittimo ma mai nessuno, con suo rammarico, si chiamava così. Lezioni supplementari: Richard Burton è un trombone, l’amplesso è più interessante se consumato a Villa Farnese, nella Stanza dell’Eco, dopo l’orario di chiusura. Scuotendo il capo, F. rideva sotto i nasi di avvocati corrotti, conservatori prussiani, citando Solo fra gli uomini di Brzozowski: «Oh! Vi odio, sangue innocente dell’agnello di Abele!». «Stuparich, Stuparich» biascicava poi V., vaneggiando di Dèi che a lui, e soltanto a lui, apparivano. Apollo Psicopompo, ad esempio, sotto le mentite spoglie di un calciatore cresciuto nel quartiere genovese di San Martino. Navigando su tutt’altro catamarano, R. aveva Verdi in antipatia, poetava in greco e latino, ma soprattutto iniziò D. al sanscrito, facendole dono della grammatica (1856) di Giovanni Flechia, la prima dedicata in Italia al solenne idioma. Non dovrei parlare di D.: ci tiene a non lasciar tracce di sé ma, confesso, di nascosto salvai una libellula da lei messa insieme con foglie secche di oleandro. Dove sono finite quelle visioni, oggi? D. sola ha scelto di non andarsene. Non prima di aver imparato a suonare il liuto. Dopodiché, quando il richiamo degli acrocori dello Zhāngjiājiè sarà irresistibile, anche di lei non rimarrà che un vago ricordo, simile ai libri pigramente sfogliati in età scolare, giusto per i disegni.

Remoto, il talento affabulatorio. Gli anelli girano. L’ultima fabbrica per la produzione d’ossigeno è stata distrutta. I ragionamenti sono inframezzati da implacabili intercalari, capaci al solo pronunciarli di accelerare i battiti del cuore: “ecco”, “concludendo”, “è andata bene”. «Ognuno sul palco pensa ai fattacci propri» sentenziò la Maga Circe delle Birrerie che forse si chiamava Catherine o forse no. Troppo rumore, troppo computer. Troppo di tutto. L’incubo è cominciato con Latin lover di Gianna Nannini: mai ascoltarla e scalmanarsi sulle sue note dopo aver portato all’esame l’opera di Rosario Assunto. Quel che segue è il diario, in tre paragrafi e un epilogo, di una corruzione e di una convalescenza:

  • «RICORDATE LA STORIA DEL DELFINO?». CASCAMI DA YOUTUBE

La Geografia è semplice suIn(«quella maiala!»)ternet: i fiumi sono fiumi, le rocce sono rocce, i danesi sono danesi. Eccetto Osaka, cambiata in “Okaka”: lì sono tutti quanti Dio. La Politica si adegua: insegue il voto dei superdotati. Correndo giorno e notte sui “pescavalli”, Carabiziotti e Polinieri setacciano i paesini («A tutte le auto, a tutte le auto: salacomanatevi dal personando!»); pomo della discordia: un fenicottero islamico senza permesso di volo. In Germania hanno predisposto un disegno di legge che abolisce… lo spezzatino di polpo in salsa agrodolce. Pausa. Ciò che devi dire non lo devi dire. Le ambulanze sparano missili sulla Luna perché… Alfano è di bassa statura. Quattro petardi con quattro barboni con quattro petardi: l’ennesimo, prevedibile successo Adelphi. L’Europa introduce una tassa sulle marionette, “vice-bancomat” è il titolo a cui ambire nel 2028. Recenti grafici indicano che circa il 12% degli italiani ha smesso di avere un nome e un cognome, abbiamo meno acciaierie, nuova ondata di stregoneria che passa sotto il nome di “ambientalismo”, quindici rospi verranno soppressi (troppo ingombranti!) ed è ovvio che la Onlus Rospi dia un giudizio estremamente negativo: tutti effetti della crisi. Le fiabe zono affenimenti reali («Mago dello Speck, Mago dello Spago…»), le fiabe zono… la nonna! Che altro? La TV spiega ai più piccoli che non occorre essere una belva “mangia-rifiuti” per produrre del buon latte e se un vaso di fiori sbraita rispondergli è il minimo. Corteggiamento: la Donna è come un castoro a orologeria, neutralizzatela infilandole una mountain-bike in bocca. Disillusione: chiuso in un cofanetto Madara, la figlia del re, trovò un cinghiale; pensava fosse amicizia invece era Jackie Chan, il Becco a Scarpa la trasse in inganno perfettamente. Fai da te: è mattina, bisogna trovare un modo pericoloso di fare pipì. Divulgazione scientifica: (1) come nascono le stelle? L’astrofisico Joshua E. Barnes crede di sapere la risposta («C’è quasi sempre di mezzo il sesso»); (2) per sopravvivere il Sole deve drogarsi ininterrottamente. Paleontologia: (1) l’uovo si schiude ed ecco un Archeopterige cento volte più grande della Via Lattea; (2) Kristy e Tommy setacciano miliardi di regioni dell’Universo in cerca di uno Stiracosauro specializzato nel feticismo più estremo. Mestieri, veicoli: artitori, imprendigiani, autoarticolati. Slogan: «Questa è una bellissima piazza che combatte il conformismo… e il pannolino». Ehm, le scale… questo è molto importante… Trà!

  • FORMA MENTIS (O LE DUE REGINE)

Prologo. Giamiljia si nasconde tra gli alberi: terrestri melodie, sporchi spaccalegna. Al rientro da un soggiorno a Kyōto e il tirocinio in un manicomio due gocce d’acqua salata hanno un sapore diverso. Incontrai una bimba arida, senza sorriso, figlia dell’ex cuoco di Buckingham Palace, che non sapeva cosa fosse l’ambra, un notturno o una fontana: emergenza! A tre giorni di viaggio da Qandahār la voce di Iva Bittová e di sessantacinque damigelle d’onore afghane risuona, festosa, nel deserto. Toraci, quadri veneziani, ottavino in sottofondo: lo suona un Grillo che invita alla concordia fra i pianeti e quindi… il piede di Polifemo, dritto sulla testolina! Pappa paaaraProdoméni mu agápiii… E che cos’era? Un bolero “di plastica” con sconci uggiolii.

Paesaggi invernali. Fa ch’io rida, buffone… Orme di lepre, nebbie morbose, caricature abbozzate col carboncino su pietre giallo-verdi di collina: erano cronisti di Torino, nulla più. «Supra na bicicletta senza freni / uno spezzo de pane…» cantarono i braccianti brindisini dal ’61 al ’74 e, ogni volta, il Sole tramontava sul tavolo della corte d’assise. Brutte notizie: in Calabria riapriranno le case di tolleranza. Timothy Geithner, Cheikh Anta Diop e Vera Slepoj non inviano telegrammi da mesi. Un, due, tre, quattro… le catene si rompono, liberi sen vanno i lupi. La Regina Lipina pretende di più dai cavalieri, molto di più: affinché siano degni di un Suo sguardo ciascuno dovrà pagare la quota di iscrizione. Un’udienza: 120 dollari neozelandesi. Disponibile: stasera. In anticipo 45 tramite bonifico, il resto dopo. E ora, in marcia! «Scribere proposui de contemptu mundano / ut degentes seculi non mulcentur in vano…». All’improvviso… rimembranze nella quiete: «Sotto la gronda della torre antica, una rondine amica allo sbocciar del mandorlo è tornata…». Norman Douglas, Giovanni Petronilli erano santi e profeti, nessuno pensa più a loro. Li trascinarono nella melma, nessuno li ricorda: dobbiamo rimetterli in piedi! Seguite, finché è possibile, la retta via; quella di Suor Consiglia: sculacciate in cortile e commento al Romanzo di Tobia di Silvia Nangeroni. Non prima degli undici anni, giudizio.

Gratzman! Bilderbeck! SYLVIAAA!!!

Autopsia della Rivoluzione Socialista. Meyer Lansky fu arrestato durante una rappresentazione del musical “Il ruggito del cerone, il puzzo della folla”; capi d’imputazione: possedere uno smartphone prima che fosse inventato, non aver mai assistito a quello spettacolo; fonte accreditata: Bouddha le terrible di Dekobra. “Ilaria”, voce dal dizionario: “stella morta carica di attrazione gravitazionale e banconote di piccolo taglio”. Bei capelli, comunque. Riavvolgere, riavvolgere. Bagliori nello stanzino buio, metalliche dissonanze… Mentre P. stirava le camicie e accennava dell’antica piscina di una contea (non ricordo il nome) liberiana… nacqui sul letto. Prime parole di mamma: «Sai perché Mosè ha girato quarant’anni nel deserto? Un vero uomo non chiede mai la strada». Vacillo con gli occhi che si chiudono, si aprono e si chiudono ancora. Che ci fa Pierrot a passeggio con Godzilla? Frissons africains: manifesto visto di sfuggita per le strade di Parigi. Pure questo estratto, dal lied Gretchen all’arcolaio di Schubert, non dura a lungo: «…und nimmermehr. Wo ich ihn…». Guardate, è il Lago di Costanza! Là saremo al sicuro dai demòni! Recita un istrione ferrarese, quasi pregando, con la dentiera che un poco balla:

“Dolze mia donna, ‘l commiato
domando senza tenore:
che vi sia racomandato,
ché con voi riman lo core.
Cotal è la ‘namoranza
de gli amorosi piaciri,
che non mi posso partire
da voi, donna, in leanza”.

Nostalgia del Paradiso. «Questo nuovo castello, questo nuovo edificio / tutto arricchito di marmo e di porfido / che l’Amore eresse come bastione del suo impero…». Bada, Eva: quando entri in biblioteca frusta i dipendenti con la cintura. Manca l’aria nell’aria, riccioli: la nostra passeggiata («Nǐ nǐ nǐ nǐ nǐ nǐ nǐ nǐ zhēēēn měilì»). Imbottita di vaccini, avida, bussasti alla mia porta… ma non sentii. Trentasette anni rappresi, quelli che seguirono. Paesaggio cipriota: Tirante il Bianco si copre le vergogne. Egoista. Breve è l’estate, un concerto per gli arditi dell’oceano. Mollate tutto: il vento non sa leggere, l’Uomo è ormai ammaestrato. Opulento e strano, il mio XX sec.: una volta dalle finestre volavano i sovversivi, è già tanto se adesso volano falli di gomma. E il popolo degli abissi cosa farà? Madre Divina, giocosa Dea / Leggiadra come un loto, figlia di Kātyāyana / Mi inchino a Te, mi inchino a Te… Gesù, non sparate! Era solo un gioco, e a viso coperto! Se desideri continuare a vivere sotto il loro tetto, tieni a mente otto precetti: (1) vaf…..lo te e la tartaruga; (2) siamo figli della Notte e invitiamo tutti a cena («Schuppanzigh ist ein Lump, Lump-Luuump»); (3) non tutte le patate vengono col buco; (4) non esiste il concetto di Progresso, non è scientificamente e storicamente comprovato; (5) il XXI sec. somiglia sinistramente al decimonono; (6) il Bene è nelle cose; (7) per salvare l’Umanità occorre un Dio-energia; (8) si può dire la Verità a condizione di non dare l’impressione di dirla. Al secondo precetto obbedì come nessun’altra la Regina Amora, illanguidendo il cielo di Bruges con rifrazioni ametistine: «Dimentica la tua fanciulla, Alfagemo. È inutile che tu la chiami, non può sentirti. Dormi adesso… e dimentica. Dimentica tutto! Faremo l’amore e il mio corpo resterà legato per sempre al tuo. Quando ti sveglierai, tu sarai… il mio Re delle Tenebre». Filastrocca:

Frastuono di un figlio
Frastuono di sopra
Frastuono di sotto
Frastuono disposto
con rughe di fatto

…fu così che Michel Blavet cadde nella stessa pozzanghera del paracadutista Agostino. Intorno, la prima neve di giugno.

  • SETTE RITAGLI

Primo: ricominciare tutto da capo; secondo: non ce la faccio… Armand Roulin, fratello, celeste compagno, perché non mi hai messo in guardia?

(I)

La Scienza Moderna ha potuto nascere in un ambiente ebraico-cristiano perché quest’ambiente ha liberato la Natura da tutte le divinità («…e uno… e uno… E UNO!!!»): se per comandare ai venti, agli alberi, per fare qualcosa nella Natura bisognava andare da tanti Dèi, ciascuno annidato nel suo alberello (“che guarda a Dio tutto il giorno, / ed eleva le sue braccia fogliari in preghiera…”), nel suo boschetto ecc… non avrebbero mai visto la luce una Scienza Naturale e una Tecnologia… Veramente? Cerca di andare di corpo tutti i giorni, Lia, mi raccomando. Danza, Fliegenbein, danza… che l’arpa di Bragi ti è alleata! Il fervore di Paganini non diminuì malgrado due corde rotte, perciò l’atollo di Aopuni venne raso al suolo e le oche canadesi invocarono l’articolo 302 collocato nel capitolo del divorzio. Gli Stati Uniti non esistono. Conferenza sull’anoressia. Si pensava che l’Ordine Naturale fosse un concetto che aveva giustificato le monarchie di diritto divino e con esse era destinato a scomparire. Nient’affatto. Miaaao! Nessuno lo chiama così oggi ma, di fatto, quando si comincia a discutere sulla possibilità di costruire una società mondiale nuova (♫ «Noi siam la giovinezza, noi siam la primavera / cerchiamo l’amicizia ma quella vera» ♫), una sorta di regno o di impero cosmopolita, sotto l’egida dei grandi principi liberal-democratici, spesso e volentieri si fa risorgere quest’idea… Santo cielo! Sta ancora parlando del femminile! È vietata la riproduzione, la modifica, la duplicazione o, comunque, l’uso dell’opera a scopo di… profitto. Vogliamo fare i medici, vogliamo fare gli avvocati, col c…o che vogliamo fare i muratori! La Fenice tornerà a volare, non mollate. Due libellule si accoppiano. Ma in che condizioni è la tua mente! Quello non è adulterio, è un settenario.

(II)

Cercasi cavie umane. Quando indossa il bikini Moretti tossisce. Già nella topografia del corpo e nella tradizione zoologica la riproduzione e l’escrezione sono vicine e alleate… ma voi siete così piccoli che coincide testa e culo! Aaargh! Mi è partito un colpo dall’arco: non mi ero accorto che era carico. Silenzio, si nasce. Provaci ancora, Ashlynn: massàggiati l’addome e vedrai che la Città Eterna ti scritturerà. Fotogrammi mortali. È la Carne che produce la vita, è la Carne che ha causato ogni guerra. Non morirò né tisico né liberale né pacifista. Un tempo gli scozzesi contraddicevano con arte. Sono contrario a tutti questi festival “in pillole” dove la gente si illude di sapere («Non dimenticare quante cose so!»). Mondo balordo… dev’esserci un ultimo indizio… Aliud aliis videtur optimum: agli uni sembra cosa ottima una, agli altri l’altra. Ne abbiamo avuto abbastanza, e di Marcinkus e di Anatole France!

(III)

Il problema maggiore dell’Italia è il crollo del pilastro popolare cattolico. Ciao mamy! Amazzoni post-atomiche, tramonto dietro a quel crinale. Un colpo di maglio, tordi in fuga: prendimi! Vernice rosso cardinale, arterie… l’ultimo nato. Occhi di cane lo braccano. “AftynRose”, voce dal dizionario: “animale da compagnia strabico e incatenato”. Mosconi ronzanti attorno al canestro. «Sognava la Sfinge, che è vecchia come il mondo…». Dimenticavo, il Mondo. «In un mondo che sembrava immutabile sembrava, appunto, che l’unica cosa che potevamo fare era quella… ovvero sedersi laddove, diceva Dostoevskij, nessuno si vuole sedere» confessa Francesca Mambro. Armata e innocente. Sollevati, formica! Sghignazza ma sollevati! Tutta la Kakania… @%#&?… tutta la Kakania compatta. Cosa pensi delle serie televisive? Non le guardo.

(IV)

La Festa celebra assolutamente un evento sacro. Esopo svuota un orcio, il riposo pomeridiano di Monika è disturbato dal miagolio di un gatto. Gatto Dada. Queste mani non sanno più dove posarsi. Apri gli occhi, George Sand… le maschere di Majorca non possono farti alcun male. Davvero hai amato Fryderyk? «Io ti ucciderò», sussurrasti col volto nero di fuliggine, «e poi ti amerò ancora». Sette anni buttati. «…le bel oiseau s’est envolé, / et le chagrin bien loin emmène. / Laridondon, laridondaine…» trasmetteva una stazione mobile, montata su un centauro, appena fuori Nîmes. Sull’asfalto, gocce d’olio Monini e acqua delle Terme di Cotilia. Riconciliati (e non). A questo punto, andiamo in frutteria. Toh, i favolosi Ribes Boys! Sono talmente disperato quando devo trattare il fenomeno Yoshimoto Banana che preferirei parlare per ore di Murakami Haruki: almeno lui possiede la tecnica. Mmmh… I do hear the morning lark. L’inglese di Murakami non fa schifo ma quasi. Per scrivere non basta l’ispirazione: ci vuole esercizio. Luana… ladra di sogni, vergine sacra… appena potrai, nuota con lui. Non è un ordine, è un dottorato di ricerca. Non è possibile, è la prima volta che sento una cosa del genere! Questa è la democrazia, vero? Ci troviamo in una situazione del tutto nuova: mentre al tempo di Hegel e Schopenhauer gli intellettuali (preferisco chiamarli “i dotti”) erano generalmente più intelligenti delle persone comuni, oggi in stragrande maggioranza sono più stupidi. Pugni chiusi: gesti antichi, che non cambiano. Se al meglio non c’è fine anche al peggio non c’è fine: vallo a raccontare al ballerino di butō e a Mitsuko che ama le nuvole! Parole caute e moderate.

(V)

Arrivederci, Enciclopedia Treccani. Penso che la Destra che abbiamo davanti sia un animale molto strano (♫ «Baby love me with devotion / I see tenderness…» ♫): educa, infatti, i bambini di Ouarzazate ad aprire le serrature con la lingua e a prendere a revolverate i divi francesi nati fra il maggio del ‘35 e il novembre del ‘42. Proverbio popolare: «Pinguini e Volpini di Pomerania non legano». Ultimi editoriali di ‘Radio Radicale’: (1) accanto all’alta tecnologia elettronica la CIA («Astuta come una volpe, sensuale come una serpe») ricorre alle più raffinate tecniche di tortura; (2) i safari divertono ormai solo le lesbiche di origine russa che hanno passato l’ottantina; (3) è realtà comprovata che lo stinco di giraffa faccia male. Per voi e per gli amici… Tassoni!

(VI)

Inflazione (o come far collassare Pittsburgh). «Mamma, ho paura» – «Sono qui, vicino a te». Scambio di battute fra le teste di Giano: «Di tutti i sedicenti gruppi nazional-identitari cosa potrebbe rimanere?» – «Su questo punto vorrei avanzare una tesi radicale». Woof, woof! Le armi francesi sono dappertutto (♫ «Su, giù, qua, la, qualche gonzo ci sarà / che le nostre frottole berrà…» ♫), come Pluto. Grandine radioattiva, sorci direttori d’orchestra che guastano i picnic: prima o poi Mosca dovrà intervenire! Lettere, diagrammi, gestione di archivi e di immagini: niente sarà più un problema. The Perversion of Normality. From the Marquis de Sade to Cyborgs di Kerry Bolton: un testo rivelato vale l’altro, in fondo. Venga al punto, Beckett! “Tsunami”, voce dal dizionario: “peti di Astarotte”. L’orologio, un regalo di papà, mi scivolò dalle mani, cadendo a terra in mille pezzi. Piansi. Per consolarmi, una spadaccina mi narrò la fiaba cinese della “fanciulla-cervo”. Le ultime parole sul Golgota furono una preghiera di amore e di misericordia. Fine della campagna referendaria.

(VII)

Società del contrario. Metafisica della moneta: raffinata delizia! Quanto tempo ho ancora a disposizione? Il ginocchio non regge. Pur soffrendo, forse, di una certa patologia Leda Rafanelli era già molto avanti: l’unica scrittrice la cui opera si estende fra due stelle amiche e due apparecchiature per la sincronizzazione dell’ipnosi. Mentre le stringevo la mano, molle ed umida, la sua espressione mi ricordò quella che ebbe a nove anni davanti alla bambola rotta, triste per l’infausto compleanno. «La pubblicità, piccolo Achille, è l’anima del commercio» (cit. dott.ssa Juliet Bleeb). Cigola l’altalena, pelucchi sulla pellicola.

Und die einen sind im Dunkeln
Und die anderen sind im Licht
Doch man sieht nur die im Lichte
Die im Dunklen sieht man nicht

  • VARIAZIONI SU “A GIRL’S BED” DI ROBERTA COLOMBO (EPILOGO)

Decalogo femminile per una sapienza minima. (I): ignora i meccanismi e abbandonati, possibilmente spettinata; (II): segui l’esempio di Lady Bird, stai sempre dalla parte sbagliata dei binari; (III): l’Acherontia styx e il Basso Elettrico saranno i tuoi nuovi genitori; (IV): nessuna Regina vive in eterno; (V): quando la Riforma sarà operativa, le Principesse lo faranno meglio; (VI): Dio non è Morto e con il Sesso condivide un tratto essenziale, si sente ovunque; (VII): Madonna può essere, secondo l’umore, una cantante pop o la Madre di Gesù nondimeno, se parla da una candela, non soffiare sulla fiamma; (VIII): serve a poco spogliarti se sei ancora vestita dentro; (IX): quando cerchi la Pace sfoglia un catalogo di Monet e fermati sul Parlamento di Londra al tramonto; (X): a intervalli regolari rifugiati in camera e impara a memoria i versi di Christina Rossetti (“Non guardare i folletti / dalle loro offerte non lasciarti incantare, / i loro perfidi doni ti farebbero del male.”).

Capricci italioti e basso enigmismo – di Giordano Giannini

Navigazione articoli


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *